Un crescente numero di donne presenta disturbi cardiovascolari già durante il periodo fertile con un crescente numero di maternità ad alto rischio. I disturbi cardiovascolari comprendono insufficienza cardiaca, aritmie, malattie vascolari ed eventi tromboembolici e disturbi valvolari.
Donne in età fertile con una storia di malattie cardiovascolari dovrebbero essere attentamente valutate prima di un eventuale gravidanza e ricevere un’approfondita valutazione dei rischi cardiovascolari ostetrici e di complicanze neonatali.
Complicazioni cardiovascolari acute durante la gravidanza
Un trattamento anticoagulante è spesso richiesto durante la gravidanza non solo per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari.
Il trattamento anticoagulante viene effettuato con eparina a basso peso molecolare. Tuttavia nei casi di trombocitopenia indotta da eparina la situazione è estremamente complicata perché il trattamento con gli antagonisti della vitamina K ad uso orale possono indurre malformazioni fetali. Attualmente l’approccio terapeutico prevede l’utilizzo di Fondaparinux (analogo sintetico dell’eparina) o in alternativa dopo il primo trimestre di gravidanza l’utilizzo di Bivaloridina o Argatroban.
Il trattamento anticoagulante con eparina viene praticato fino a 24h prima del parto, in caso di un parto improvviso vi è un alto rischio di complicanze per la madre e per il bambino e quindi necessario intervenire rapidamente somministrando protamina per contrastare l’effetto dell’eparina. Durante la gravidanza altri trattamenti praticabili possono essere aspirina a basso dosaggio o in alternativa Clopidogrel.
Fonte: Management of Acute Cardiovascular Complications in Pregnancy – Gabriele Egidy Assenza et al – Eur Heart J. 2021;42(41):4224-4240.
